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Maria, Charlotte Kerer

Un altro frutto dell’amore
durata video:
02:29
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
data della ripresa:
2008-05-06
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1940
trascrizione:
Unaltro frutto dell’amore Si rendeva conto quando Sua madre era incinta? No, niente! Non so, com’è andata. Non lo so. E certamente non si aveva ricevuto un'educazione sessuale, non si capiva niente. E non davano nessuna educazione sessuale ... - per niente. Non dicevano mai niente, che arrivasse un altro "Babyle" o qualcosa del genere. E da soli non guardavamo così - no, non ci rendevamo conto di niente. Com’era poi quando c?era un bebè? La madre - dove partoriva? Partoriva a casa. E allora noi dovevamo andare dai vicini, una volta alcuni giorni da questo, da questo e da quello, e quando tornavamo a casa c’era un "Babyle". Sì. E quando allattava, non si vedeva niente di tutto questo. Allora stava dietro su una sedia, e aveva un grande pezzo di stoffa - sopra, non sapevamo di cosa si trattasse. Non se ne parlava, no. Mi meraviglio come questi due potessero fare un bambino. Non lo so. Non l’ho mai notato, mai notato. Mai! Nessuno di noi. Nessuno di noi. Non lo so. Fino ad oggi non lo so. Non me lo posso spiegare. Beh. Come e quando, visto che giorno e notte c?era qualcuno. Non lo so. Nei suoi ricordi: .. era ogni bambino un frutto d?amore per i Suoi genitori? O era piuttosto: "Per amor di Dio, un altro bambino?" No, era una gioia. Perché mia madre diceva: "Preferisco prendere un altro bambino che non è mio, che dare via uno dei miei." Questa era la sua risposta quando dicevano: "Hai così tanti bambini, mio Dio." Lei diceva: "È tutto giusto, diceva, non darei via nessun bambino, preferirei prenderne un altro." Ma Lei per esempio dovette andar via! Sì! Non avevamo posto nell’appartamento. ... allora io ero quella che più volte dovette andare dai contadini e ... che era sempre via.